domenica 22 gennaio 2012

Film: THE ORPHANAGE


TRAMA:
Laura ha trascorso un'infanzia felice in un orfanotrofio (un'isolata dimora poco lontana dal mare, nelle Asturie), amata dal personale quanto dagli altri bambini orfani, che lei ha amato come fossero fratelli e sorelle. Trent'anni dopo decide di ritornare all'orfanotrofio, ormai abbandonato, insieme al marito Carlos e al figlio adottivo Simón affetto da HIV, per riaprirlo come casa famiglia per bambini down.
Subito però, l'alone di mistero di quel luogo sembra stimolare la fantasia del figlio, che comincia a tessere una tela di storie fantastiche e di «amici immaginari», che vengono ascoltate con disagio da Laura. Mentre il padre Carlos rimane scettico, credendo che il figlio si stia inventando tutto, Laura piomba nelle irreali storie del figlio, che divengono reali, facendo riemergere dall'oblìo ricordi tormentosi della propria infanzia. Un'assistente sociale visita il bambino, ma non trova nulla di anormale.
Alla festa in maschera per l'inaugurazione della casa famiglia, il bambino scompare come inghiottito dal nulla. Nessuno dei presenti sembra averlo visto, così come nessuno sembra aver visto il bambino con la maschera da spaventapasseri che ha seguito Laura fino in bagno. Per i genitori inizia l'incubo e il desiderio inarrestabile di ritrovare il figlio.
Le ricerche della polizia durano sei mesi senza successo. L'unica cosa che scopre la polizia è che l'assistente sociale che era venuta da Laura le ha lasciato un biglietto da visita falso.
La madre prova tutte le strade: si rivolge prima a un gruppo d'ascolto, poi parla con uno psicanalista. Lo specialista le propone di ascoltare una medium. Carlos è scettico, ma l'esperimento viene condotto, anche alla presenza di una funzionaria della polizia. La medium, Aurora percepisce la presenza nella casa di cinque bambini, sente le loro grida, poi li vede: sono stati avvelenati e sono in punto di morte. Simón non è tra loro.
Al termine della visita, Laura è presa in mezzo tra la sua coscienza, che le dice di credere alla medium, e il marito e la poliziotta, che le consigliano di non fidarsi. La medium, che ha ascoltato le critiche, le dice: "Non si deve vedere per credere, ma credere per vedere. Se lei crede, allora vedrà".
Un giorno, mentre Laura e Carlos sono in macchina, vedono l'assistente sociale che attraversa la strada davanti a loro. Laura la chiama, la vecchia si ferma e in quell'istante viene investita da un'ambulanza che la colpisce in pieno, uccidendola. La donna si chiamava Benigna, ed era un ex ospite dell'orfanotrofio. La polizia esegue delle ricerche su di lei e scopre che aveva un figlio, di cui si vergognava perché sfigurato in volto. Il bambino, di nome Tomás, portava sempre una maschera.
Laura decide di credere alla medium ed accetta una caccia al tesoro con «i bambini». La scoperta è terribile: dentro un forno in disuso da trent'anni scopre dei sacchi con i poveri resti di alcuni corpi. Interviene la polizia, che identifica i cadaveri di cinque bambini. Erano stati tutti ospiti dell'orfanotrofio.
Una delle tappe della caccia al tesoro era una scatola con delle fotografie: tra esse ce n'è una con Benigna.
Laura capisce finalmente cos'era successo nella casa. Durante un gioco con gli altri bambini dell'orfanotrofio il figlio di Benigna era stato trascinato in una grotta vicino alla spiaggia. Qui gli era stato rubato il cappuccio con cui nascondeva il suo viso. I bambini l'avevano atteso fuori dalla grotta, ma egli non era mai stato ritrovato: l'alta marea della notte se l'era portato via. La madre si era vendicata con i suoi cinque compagni di gioco uccidendoli tutti.

Nessun commento:

Posta un commento